10 Settembre 2025
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Street art e playground basket: esempi di riqualificazione in Italia.

Non solo canestri: i playground si accendono di street art e diventano simboli di rigenerazione. E intanto gli architetti lanciano una piattaforma che sfida il modo di pensare le città del futuro.

 

Il playground di Garbatella è diventato opera d’arte urbana

 

Roma non smette di reinventarsi e il quartiere Garbatella, con la sua storia popolare e la forte identità culturale, ne è la prova vivente. Qui, nel parco Caduti del Mare, un semplice campo da basket è stato trasformato in un’opera di rigenerazione urbana a cielo aperto, divenendo anche un punto di riferimento per gli amanti della street art.

 

Non parliamo solo di nuove linee tracciate sul parquet o di un tabellone rinnovato: l’intervento ha dato vita a una vera e propria tela urbana da street art. L’artista Camilla Falsini, con il suo linguaggio geometrico e coloratissimo, ha rivestito il playground con una composizione site-specific capace di fondere sport, arte e comunità. Il risultato? Un luogo che non è più solo campo da gioco, ma spazio di incontro intergenerazionale, in cui praticare sport significa anche riappropriarsi del territorio.

 

Comunità civile e basket si intrecciano nelle città

 

Quello di Garbatella non è un caso isolato. Da anni in diverse città europee i campi da basket diventano palcoscenici a cielo aperto. A Parigi, il celebre Playground Duperré, ridisegnato con pattern cromatici audaci, è divenuto una meta turistica oltre che uno spazio per i ragazzi del quartiere.

 

In Italia, realtà come Playground APS hanno portato esperienze simili a Pordenone, dove il progetto “Ri-Generando” ha visto il fumettista Davide Toffolo reinterpretare la figura di Pasolini su un campo da gioco restituito alla città.

 

Ciò che accomuna queste esperienze è la volontà di unire arte pubblica e sport per produrre inclusione. Non solo: attirano visitatori, portano attenzione mediatica e stimolano investimenti in quartieri che spesso soffrono di marginalità. La domanda che nasce spontanea è: e se i nostri spazi pubblici venissero ripensati con lo stesso approccio creativo e comunitario?

 

Tra l’altro, l’esempio delle comunità attive che hanno trasformato i playground in spazi d’arte e socialità può essere di ispirazione anche per privati, associazioni o condomini che stanno valutando la costruzione di aree dedicate allo sport. In tal caso è fondamentale conoscere fin da subito il budget necessario, consultando risorse come la guida ai costi di realizzazione di un campo da basket, con dati aggiornati e indicazioni pratiche.

 

Il CNAPPC lancia un’agorà digitale sulla rigenerazione urbana

 

La rigenerazione urbana non è fatta solo di cantieri e progetti concreti, ma anche di idee condivise e dibattiti allargati. Proprio per questo il Consiglio nazionale degli architetti (CNAPPC) ha lanciato una nuova piattaforma online dedicata alla rigenerazione urbana.

 

Presentata prima a Roma e poi all’Università Sorbona di Parigi, la piattaforma è pensata come un’agorà digitale in cui professionisti, accademici, amministratori e cittadini possano confrontarsi sul futuro delle città. Al centro c’è il concetto di “prossimità”, la città dei 15 minuti, capace di ridurre gli spostamenti, migliorare la qualità della vita e generare innovazione sociale.

 

La piattaforma raccoglie esperienze, casi studio e proposte che possono contribuire anche al dibattito politico sul nuovo disegno di legge per la rigenerazione urbana. È un tassello che dimostra come la trasformazione degli spazi debba essere partecipata e multidisciplinare, come accade nei playground rigenerati dalla street art e nei campi da gioco innovativi esempi di riciclo e riuso.

 

In questo scenario, i campi da basket diventano simboli di un cambiamento più ampio: non solo luoghi di sport, ma catalizzatori di socialità e laboratorio a cielo aperto di città future. Forse la vera partita non si gioca a canestro, ma nel coraggio di ripensare i nostri spazi pubblici come luoghi di innovazione sociale. Siamo pronti a scendere in campo?

 

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