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Un progetto rivoluzionario per l’integrazione nel settore delle costruzioni.
In una mossa audace rivolta a risolvere contemporaneamente la carenza di manodopera qualificata nel settore delle costruzioni e a promuovere l’integrazione dei migranti, la Scuola Edile di Verona ha lanciato un innovativo programma di formazione.
Il progetto, sostenuto da una collaborazione tra istituzioni formative, imprese edili, agenzie per il lavoro e organizzazioni caritatevoli, mira a trasformare i migranti in lavoratori qualificati attraverso un corso intensivo di 80 ore.
Questa iniziativa non solo apre nuove vie di occupazione per i partecipanti ma stabilisce anche un modello di inclusione lavorativa che potrebbe essere replicato in altre regioni, offrendo una soluzione pratica e umanitaria alle sfide del mercato del lavoro contemporaneo.
La nascita di una formazione su misura
In un’epoca di crescente difficoltà nel reperire manodopera qualificata, la Scuola Edile di Verona ha lanciato un’iniziativa pionieristica: un corso di formazione edile destinato ai migranti. Questo programma, sviluppato in collaborazione con Ance, il Comune di Verona e altre organizzazioni, mira a facilitare l’ingresso dei migranti nel settore delle costruzioni, offrendo loro 80 ore di formazione pratica. L’obiettivo è duplice: fornire competenze immediate e promuovere una rapida integrazione lavorativa.
Un contratto concreto post-formazione
Dopo il completamento del corso, i partecipanti possono accedere a posizioni lavorative nei cantieri, inizialmente con contratti part-time tramite agenzie di lavoro temporaneo. Questa fase di inserimento lavorativo è progettata per evolversi rapidamente in opportunità full-time, stabilizzando l’impiego dei migranti nel settore e contribuendo efficacemente alle necessità operative delle imprese edili.
Benefici per le aziende e la comunità
Il vicepresidente di Ance Verona, Andrea Fedrigo, ha sottolineato il valore aggiunto di questa iniziativa: creare un ponte tra le necessità delle aziende associate e le aspirazioni professionali dei migranti. Il progetto non solo risponde alla crescente domanda di manodopera nel settore, ma promuove anche un alto standard di sicurezza e competenza, garantendo benefici sia per le aziende che per la comunità più ampia.
Un modello replicabile con impatti duraturi
La successo di questa iniziativa è stato evidenziato anche dall’assessore al Lavoro del Comune di Verona, Michele Bertucco, che ha descritto il programma come un esempio di co-progettazione territoriale efficace. Il modello, se replicato, potrebbe servire da esempio per altre città e regioni, dimostrando come l’integrazione lavorativa possa essere un potente strumento di inclusione sociale e crescita economica.