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Basta tempo perso per pratiche edilizie e burocrazia: arriva Penelope! La nuova intelligenza artificiale risponde in tempo reale con il riferimento normativo giusto, evitando sviste o imprecisioni che costano caro. Ecco cos’è e come funziona.
L’AI semplifica davvero la burocrazia edilizia?
Torino potrebbe essere la città dove la burocrazia edilizia inizia finalmente a fare meno paura. Il motivo? Una piattaforma innovativa chiamata Penelope, sviluppata da tre torinesi – Cesare Rosa Clot, Marco Palombo e Martina Ramella Gal – con l’obiettivo di dare risposte chiare e veloci ai professionisti che ogni giorno si scontrano con le norme urbanistiche.
Pensata in prima battuta per geometri e ingegneri, ma anche per architetti e agenti immobiliari, Penelope è una web app basata su intelligenza artificiale capace di fornire risposte istantanee a quesiti su normative locali, regionali e nazionali. Attualmente è in fase di test sulla normativa edilizia torinese, ma ha tutte le carte in regola per espandersi.
Esempi di domande che puoi fare a Penelope
Hai un dubbio su una pratica edilizia? Ecco alcune delle domande più frequenti a cui Penelope è in grado di rispondere:
- Serve una CILA per chiudere una veranda?
- Che tipo di pratica edilizia occorre per rifare un balcone?
- Posso cambiare la destinazione d’uso da ufficio a residenziale?
- Come si regolarizza un’apertura non autorizzata in facciata?
- Devo presentare SCIA o CILA per spostare una parete interna?
- Se compro casa a Torino come faccio a sapere se c’è un vincolo paesaggistico?
- Quanto tempo ho per regolarizzare un abuso edilizio?
- Cosa rischio se inizio i lavori prima dell’approvazione?
- Qual è la normativa regionale attuale sul cambio d’uso?
Penelope incrocia normative nazionali, regionali e comunali e ti restituisce una risposta istantanea, con riferimento normativo preciso e con un’interfaccia smart e intuitiva, in grado di elaborare rapidamente una risposta normativa precisa e contestualizzata.
La piattaforma offre quindi un supporto concreto che riduce errori e tempi morti. Una vera svolta, anche per chi lavora nel settore immobiliare e ha bisogno di certezze per gestire compravendite senza intoppi.
Quando entra in funzione Penelope e perché è diversa?
I fondatori di Penelope sono architetti e ingegneri con radici torinesi che hanno intercettato un bisogno concreto. “L’idea è nata già nel 2022”, racconta Rosa Clot, “ma solo con l’arrivo di ChatGPT e delle AI conversazionali abbiamo potuto renderla reale”.
Martina Ramella Gal e Marco Palombo hanno curato la parte tecnica e contenutistica, lavorando per oltre due anni a una base normativa solida e aggiornata. Oggi, la piattaforma è pronta per entrare nella fase due della sperimentazione, con l’obiettivo di andare online entro fine 2025.
Anche se i test si stanno svolgendo a Torino, la struttura di Penelope è pensata per adattarsi a qualunque contesto normativo italiano. L’idea è quella di costruire un assistente virtuale per ogni città, capace di rispondere ai quesiti edilizi specifici del luogo, aggiornato e consultabile 24/7.
Che ne pensano le istituzioni e i professionisti?
Il progetto ha già suscitato interesse anche a livello istituzionale. L’assessore all’Urbanistica Marco Gallo ha dichiarato l’impegno della Regione nel rivedere le normative e sostenere iniziative come Cresci Piemonte, per ridurre i tempi burocratici.
Anche da parte dei professionisti arrivano conferme: Silvia Cavassa, vicepresidente ANCI Piemonte, ha sottolineato l’importanza di strumenti che favoriscano il dialogo tra amministrazioni e professionisti, facilitando un’interazione più efficiente.
Penelope non è solo un chatbot: è una risposta concreta a problemi reali. Se manterrà le promesse, potrà essere uno strumento rivoluzionario non solo per Torino, ma per l’intero settore edilizio italiano. Anche perché si tratta di un assistente digitale che non sostituisce il professionista, ma lo affianca, riducendo margini d’errore e aumentando l’efficienza nella gestione delle pratiche.
