Riqualificazione energetica: quanto si risparmia con l’Ecobonus nel 2025?

Novità in arrivo per chi ha mente di fare interventi di riqualificazione energetica: l’Ecobonus 2025 ha aliquote ridotte e destinate a calare ancora nei prossimi anni. Cosa succede adesso?

Ecobonus 2025: tagli alle aliquote

Tra i provvedimenti della Legge di Bilancio, prossima al vaglio del Parlamento, c’è quello dell’Ecobonus 2025.

Si tratta di uno strumento economico-finanziario importante, perché il tema della ristrutturazione energetica è ormai centrale per operatori del settore e clienti.

La storia di questo incentivo si aggiorna adesso di un nuovo capitolo: da un lato la proroga per un altro triennio e dall’altro le modifiche sulle aliquote e sui criteri di fruizione.

L’obiettivo del Governo è quello di semplificare il sistema, con un occhio alle esigenze di bilancio.

Cosa cambia rispetto agli anni precedenti?

L’Ecobonus 2025 è senza dubbio più semplice da capire rispetto a quello in vigore fino ad oggi: non c’è differenza tra i tipi di intervento ammessi, purché finalizzati all’efficientamento energetico.

Ma sono stati apportati tagli alle aliquote di detrazione fiscale e, soprattutto, al tipo di immobile che ne può usufruire.

Il funzionamento si può così riassumere: per la prima casa l’aliquota è fissata al 50%, per le seconde case e per gli immobili non a uso residenziale (uffici e negozi, per esempio) è pari al 36%.

Il Governo intende continuare a sostenere i lavori di riqualificazione edilizia, tagliando però gli oneri per lo Stato.

La cosa importante è che il disegno di legge, al vaglio in questi giorni, riguarda non solo l’anno 2025 ma il prossimo triennio. L’Ecobonus nel 2026 e nel 2027 cambierà ancora: la detrazione fiscale diventerà del 36% per le prime case e del 30% per tutti gli altri tipi di immobili.

Cosa significa tutto questo? I proprietari che stanno pensando di ristrutturare un appartamento o una casa devono valutare il momento in cui procedere: per utilizzare al massimo l’Ecobonus per risparmiare la finestra temporale è a breve termine.

Importante quindi capire, in base al budget e alle esigenze, l’effettiva convenienza di anticipare i tempi, magari facendosi aiutare con una consulenza preventiva da parte delle più qualificate imprese edili di zona.

Ecobonus 2025: simulazione pratica

Come noto, gli interventi ammessi all’Ecobonus sono tanti e restano tali anche nel 2025. Per avere un’idea dei lavori detraibili, ecco una sintetica lista:

• Sostituzione di finestre e infissi;

• Installazione di collettori solari (pannelli fotovoltaici);

• Realizzazione di cappotto termico;

• Installazione caldaia a condensazione o pompa di calore.

In altre parole, gli interventi ammessi restano gli stessi, ma se fino al 2024 erano suddivisi in classi che davano diritto a diverse aliquote di detrazione (basate sul livello di risparmio energetico ottenuto), dal 50% al 65%, oggi sono tutti al 50% o al 36%. In base al criterio che abbiamo sopra spiegato.

Per rendere più chiaro il concetto abbiamo creato una tabella per riassumere le differenze tra l’Ecobonus 2024 e l’Ecobonus 2025 in termini di risparmio, immaginando di fare i conti con i costi di ristrutturazione di un appartamento di 100 mq.

Ricordiamo, infine, che il testo è al vaglio del Parlamento ed è probabile che nel corso dei lavori sui vari tavoli di studio possa subire dei cambiamenti dei quali vi terremo aggiornati.