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La classifica sulla qualità della vista pubblicata dal Sole 24 Ore svela una realtà contraddittoria: la città estense scala nove posizioni, ma lavoro, ambiente e soprattutto il caro-casa schiacciano le famiglie.
Luci e ombre nella qualità della vita a Ferrara
Ferrara si piazza al 51° posto nella classifica nazionale per la qualità della vita 2024. E se c’è un motivo per cui la città è salita di nove posizioni rispetto al 2022, è soprattutto per i risultati nei settori “Cultura e tempo libero” e “Giustizia e sicurezza”. La città si distingue per investimenti nella cultura, un punto di forza evidente con il 4° posto per la spesa del Comune di Ferrara in questo ambito e un’offerta culturale che guadagna la 21ᵃ posizione nazionale.
Ferrara brilla anche nel settore giudiziario, con performance di rilievo per la gestione delle cause civili (6ᵃ posizione) e il contrasto al riciclaggio (8ᵃ posizione). Tuttavia, i dati legati alla sicurezza mostrano una faccia opposta della medaglia: Ferrara è in fondo alla classifica per furti con destrezza, truffe informatiche e scippi. Tra le ombre si evidenziano anche il caro casa e la difficoltà per gli affitti.
Casa e affitti a Ferrara: un lusso per pochi
Se da un lato si celebra il 51°, dall’altro emergono difficoltà evidenti, come canoni d’affitto alle stelle, il prezzo delle case e un’inflazione che non dà tregua. Ferrara si piazza 62ᵃ per i canoni medi di locazione: trovare un’abitazione in affitto a un prezzo ragionevole è una corsa a ostacoli. Una situazione che pesa sulle famiglie e sui giovani, costretti spesso a fare i conti con stipendi che non crescono quanto i prezzi delle case.
E se acquistare casa rappresenta l’aspirazione di molte persone, la realtà è ben diversa: Ferrara scivola all’84° posto per il numero di mensilità di stipendio necessarie per comprare un immobile. Questo significa che, tra stipendi fermi e prezzi che salgono, per molti il mattone è diventato un traguardo irraggiungibile. Ciò significa che le varie soluzioni disponibili, come costruire casa a Ferrara, oppure comprare casa da ristrutturare, diventano difficilmente sostenibili dalle famiglie.
Un quadro reso ancora più fosco da un altro dato: l’inflazione. Con il 94° posto, Ferrara è tra le città più penalizzate dall’aumento del costo della vita, che erode i risparmi e rende ogni acquisto, dalla spesa alla casa, più pesante da sostenere.
Ambiente e lavoro, quante criticità!
L’ambiente rappresenta uno dei maggiori talloni d’Achille della città, con un 70° posto e dati preoccupanti come la pessima qualità dell’aria (95ᵃ posizione per Pm10) e un uso marginale delle energie rinnovabili (99° posto). Se non fosse per l’ottima performance della raccolta differenziata, 1ᵃ posizione in Italia, il quadro sarebbe ancora più negativo.
Sul fronte del lavoro, la situazione è altrettanto difficile: Ferrara perde ben 30 posizioni e si ferma al 73° posto. Preoccupa il numero di imprese che chiudono (105ᵃ posizione) e l’assenza di un trend turistico positivo (95ᵃ posizione).
Il confronto con le altre province dell’Emilia-Romagna
La città estense resta in affanno anche nel confronto regionale. L’Emilia-Romagna è spesso un modello di sviluppo e qualità della vita, con Bologna che guida la regione al 9° posto nazionale, seguita da Forlì-Cesena e dall’ascesa del mercato immobiliare di Modena. Viceversa, Ferrara, con il suo 51° posto, è il fanalino di coda tra le città emiliano-romagnole, staccata dalle vicine Parma, Ravenna e Reggio Emilia. Se la cultura e la giustizia rappresentano un vanto, la crisi abitativa e l’inflazione pesano come macigni sul presente e sul futuro dei suoi cittadini.
I numeri parlano chiaro: comprare casa è un’impresa titanica, affittarla è sempre più costoso e l’inflazione continua a svuotare le tasche dei ferraresi. La città deve affrontare di petto le criticità: politiche per l’edilizia accessibile, interventi mirati sull’ambiente e un rilancio economico concreto.