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Installazione degli impianti fotovoltaici: la sentenza del Consiglio di Stato chiarisce come sfruttare le agevolazioni introdotte dal Decreto Energia senza incorrere nell’abuso edilizio.
Quali sono i limiti dell’edilizia libera sul fotovoltaico?
L’installazione di un impianto fotovoltaico rientra nella maggior parte dei casi nella categoria dell’edilizia libera, grazie alle semplificazioni introdotte dal Decreto Energia (D.L. n. 17/2022). Non sempre è così, però e il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 8113 del 9 ottobre 2024, ha chiarito i confini di questa liberalizzazione, ponendo un freno a interpretazioni troppo ampie.
I pannelli fotovoltaici possono essere installati senza permessi soltanto su edifici già esistenti, cosa che esclude ampliamenti o nuove costruzioni “mascherate”. Secondo il Consiglio di Stato, infatti, l’edilizia libera non può comportare aumenti di volume o superfici utili che vadano oltre la funzione strettamente legata all’installazione dell’impianto solare fotovoltaico.
La semplificazione introdotta dal Decreto Energia, quindi, non è assoluta, ma deve rispettare i principi fondamentali del Testo Unico dell’Edilizia. Motivo per il quale il Consiglio di Stato ha sottolineato che, se l’intervento comporta benefici indiretti come la creazione di nuovi spazi coperti, è comunque obbligatorio il Permesso di costruire.
Cosa dice la sentenza 8113/2024 del Consiglio di Stato su installazione pannelli fotovoltaici?
La sentenza 8113/2024 del Consiglio di Stato nasce in seguito al caso di un ristoratore lombardo che aveva costruito un portico per giustificare l’installazione di pannelli fotovoltaici. I giudici hanno però stabilito che la struttura costituiva un ampliamento del locale e, quindi, una nuova costruzione soggetta a relativo permesso edilizio.
Giova quindi ricordare, come utile monito, quali sono le principali conseguenze di un uso improprio del titolo edilizio includono:
- Sanzioni economiche: l’abuso edilizio può portare a multe significative.
- Obbligo di demolizione: le strutture realizzate senza i dovuti permessi, come un impianto fotovoltaico giudicato abusivo, possono essere demolite.
- Rischio legale: le controversie possono generare lunghi e costosi procedimenti giudiziari.
Tutti questi rischi possono essere evitati attraverso un’interpretazione corretta delle norme e il supporto di professionisti del settore.
Decreto Energia: semplificazione sì, ma con corretta applicazione
È fondamentale comprendere che la semplificazione normativa non consente di eludere le regole urbanistiche vigenti. Il Decreto Energia è sì stato concepito per agevolare l’adozione di impianti fotovoltaici, ma le norme non devono essere interpretate come un lasciapassare per nuove costruzioni o ampliamenti.
Per la fruizione consapevole delle agevolazioni relative all’uso di energia pulita, richiede che l’intervento sia realizzabile senza alternative tecniche equivalenti e che non alteri il volume o la superficie dell’edificio. Tale principio è essenziale per garantire uno sviluppo urbanistico sostenibile e rispettoso delle normative.
Il caso analizzato dal Consiglio di Stato rappresenta un monito sia per i tecnici che per i proprietari: agire senza i dovuti permessi può portare a spese legali ingenti e alla rimozione delle strutture non conformi.
Per evitare problemi, è consigliabile rivolgersi a professionisti per una consulenza tecnica preventiva, in modo tale da avere la sicurezza che i costi dell’impianto fotovoltaico rappresentino un investimento efficace e rispettoso delle normative.