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Capitanata, e in particolare la città di Foggia, si trova di fronte a una sfida critica: una crescente carenza di manodopera nei cantieri edili.
Nonostante l’epoca dei grandi appalti, la mancanza di lavoratori qualificati minaccia il progresso di progetti cruciali, inclusi quelli finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le grandi opere ferroviarie.
La Fuga della Manodopera Edile
Da anni l’edilizia in Capitanata sta affrontando una fuga di manodopera. Questo fenomeno ha lasciato il settore in una situazione difficile, con una drastica riduzione degli iscritti alla Cassa edile di Foggia. Molti lavoratori edili locali hanno trovato opportunità stabili nel Centro-Nord Italia, senza alcuna intenzione di ritornare a Foggia.
La Sfida del Reclutamento
Nonostante la richiesta crescente di manodopera per il PNRR e i progetti ferroviari, come l’alta velocità e il raddoppio della linea Lesina-Termoli, le risposte alle convocazioni per l’impiego sono state deludenti. Le imprese edili faticano a reperire il personale necessario, con numeri di risposta molto inferiori rispetto alle richieste.
La Proposta dell’Associazione Edili Foggiani
Per affrontare questa crisi, l’associazione degli edili di Foggia sta considerando l’opzione di ricorrere ai lavoratori extracomunitari, un bacino di manodopera da cui l’agricoltura attinge da decenni. La proposta include la formazione professionale a carico delle imprese per chi è disposto ad apprendere il mestiere.
Verso Nuove Soluzioni
L’associazione di categoria si sta impegnando attivamente per trovare soluzioni, tra cui la richiesta al prefetto di Foggia di intercedere con il governo per esplorare questa opportunità. La situazione richiede un’azione immediata per normare i permessi di lavoro e rispondere efficacemente alle esigenze dei cantieri.
La situazione attuale dei cantieri edili a Capitanata riflette una problematica più ampia nel settore dell’edilizia. La ricerca di soluzioni innovative e flessibili per il reclutamento di manodopera è diventata un imperativo per garantire che i progetti cruciali per lo sviluppo della regione possano procedere senza ulteriori ritardi.
