3 Dicembre 2024
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Come funziona il passaporto ristrutturazione introdotto dalla Direttiva Case Green
Cos'è il passaporto della ristrutturazione introdotto dalla Direttiva europea Case Green? Sarà obbligatorio? Scopriamo tutte le novità.

Cos’è il passaporto della ristrutturazione?

 

Il passaporto per la ristrutturazione è uno strumento digitalizzato che fotografa lo stato degli immobili, dal punto di vista dell’ecosostenibilità e dell’efficienza energetica.

 

Tale documento, ancora non operativo, dovrà essere implementato dai singoli stati membri entro 2 anni dell’entrata in vigore della Direttiva europea EPBD, la cosiddetta normativa sulle Case Green regolamento n. 1275/2024.

 

Come noto, il regolamento prevede una serie di step da seguire e di strumenti da usare per raggiungere l’obiettivo finale: edifici residenziali a zero emissioni entro il 2050.

 

Il passaporto della ristrutturazione è obbligatorio?

 

L’articolo 12 della già citata Direttiva Case Green è quello che nello specifico definisce il passaporto della ristrutturazione. Il termine per la sua definitiva entrata in vigore è stato fissato nel 29 maggio 2026.

 

Ad oggi, tale documento è previsto in forma volontaria: sono i proprietari degli immobili o degli edifici a richiederlo a un esperto qualificato e certificato, previa visita e valutazione.

 

Il documento in formato digitale è quindi rilasciato insieme all’APE (Attestato di Prestazione Energetica). Ed è prevista la sua conservazione in un registro digitale degli edifici: una banca dati accessibile che rappresenta la foto aggiornata dello stato del patrimonio immobiliare riqualificato o in via di riqualificazione.

 

La volontarietà del passaporto di ristrutturazione è però sancita soltanto in linea di principio: ogni singolo Stato membro può decidere di renderlo obbligatorio.

 

A cosa serve un passaporto per la ristrutturazione?

 

Immaginiamo una compra vendita immobiliare per un’abitazione. Da un lato l’APE determina quanto è efficiente la casa dal punto di vista energetico. Dall’altro, nel prossimo futuro, il passaporto della ristrutturazione offre una visione qualitativa dello stato attuale e di quello attuabile.

 

La fotografia fatta dal tecnico, infatti, consentirà di capire quali sono gli interventi da realizzare sia nel breve termine che nel medio periodo. Ciò permette di rendere sostenibile economicamente la ristrutturazione, individuando i lavori più efficaci e quelli più convenienti.

 

Le azioni, infatti, sono classificate nel passaporto della ristrutturazione a seconda che possano essere pianificate in un unico progetto di ristrutturazione più impattante, oppure in più in più interventi.

 

Di ciascun lavoro si deve indicare i benefici in termini di efficientamento e di ecosostenibilità.

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