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Dimentica la storia de’ I tre porcellini: oggi le case di paglia non solo resistono, ma sfidano cemento e mattoni. Da Venezia fino all’Etna, ecco dove si trovano le abitazioni green che uniscono risparmio, comfort ed ecologia.
Dalla fiaba alla realtà: la rivincita delle case di paglia
Chi l’avrebbe mai detto? Nella fiaba de’ I Tre porcellini la casa di paglia era la più fragile, quella che il lupo abbatteva con un solo soffio. Oggi, invece, la realtà ribalta la favola: costruire con la paglia significa scegliere un materiale naturale, resistente, antisismico e con un’efficienza energetica che mette in ombra cemento e mattoni.
La paglia, al pari della canapa, in Italia non è ancora considerata un materiale portante come acciaio o legno, ma può essere utilizzata per tamponamenti, isolamenti e strutture innovative. Il risultato? Edifici che coniugano sostenibilità, risparmio e design moderno.
Dove si trovano le case di paglia in Italia?
La prima casa di paglia in Italia è stata costruita a Pramaggiore, in provincia di Venezia, da Stefano Soldati, agricoltore e formatore. Da lì, il movimento ha preso piede: a Lana (Bolzano) sono sorte abitazioni in paglia e argilla con tecnica autoportante, mentre ai piedi dell’Etna, a Fornazzo (Catania), Toti Domina e Tiziana Cicero hanno abbandonato un casermone cittadino per trasferirsi in una casa di 180 mq interamente in paglia. Nelle Marche, a Cingoli, è arrivata la tecnica canadese GREB, con pareti di paglia e malta che garantiscono solidità e comfort. E ancora:
- In Alta Val di Vara, l’agriturismo Il Filo di Paglia è diventato un punto di riferimento per l’ospitalità eco.
- Nel Comune di Crespina Lorenzana, provincia di Pisa, un progetto NZEB (Nearly Zero Energy Building) ha dimostrato che la paglia, abbinata al legno lamellare, garantisce efficienza antisismica e un involucro capace di regolare in autonomia umidità e temperatura.
- A Roma, Casa Trizzino al Quadraro è l’esempio perfetto: 400 balle di paglia compresse, 180 mq di comfort e bollette energetiche ridotte a circa 300 euro l’anno. «All’inizio sembravamo degli eroi folli», racconta Cristiana Trizzino, «oggi la nostra casa è un punto di riferimento per il quartiere».
Perché scegliere una casa di paglia?
Le case di paglia non sono solo una curiosità architettonica o un esperimento “green. Sempre più famiglie, architetti e costruttori stanno guardando a questa soluzione per costruire edifici sicuri, confortevoli e rispettosi dell’ambiente. Ecco i principali vantaggi:
- Isolamento termico naturale: le pareti in balle di paglia trattengono il calore d’inverno e mantengono freschezza d’estate, garantendo temperature interne costanti e riducendo la necessità di climatizzazione artificiale.
- Risparmio energetico: grazie alla capacità di autoregolare umidità e temperatura, queste abitazioni hanno consumi ridottissimi. Con un impianto di ventilazione e pannelli solari, il costo annuo per le bollette energetiche può scendere a poche centinaia di euro.
- Resistenza antisismica: la struttura compatta e flessibile della paglia assorbe meglio le sollecitazioni rispetto ai mattoni tradizionali, rendendo queste case più sicure anche in aree sismiche.
- Incentivi fiscali: chi sceglie la bioedilizia può accedere a Ecobonus e detrazioni statali, rendendo l’investimento ancora più conveniente.
Una tecnologia che ribalta i pregiudizi e che, forse, presto smetteremo di considerare una fantasiosa “alternativa”: la casa di paglia non solo resiste al “soffio del lupo”, ma diventa il simbolo di un nuovo modo di abitare, moderno e sostenibile.