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Aumenta la forbice tra valutazione iniziale e prezzo di vendita
Per vendere casa servono gli sconti: lo dice l’Ufficio Studi di Tecnocasa che ha recentemente pubblicato un’analisi effettuata sulle vendite immobiliari nel secondo semestre del 2023.
Proprio qualche giorno fa OMI dell’Agenzia delle entrate ha reso noti i dati sulle compravendite immobiliari, certificando un calo medio del 7,2%.
Adesso, il nuovo studio di Tecnocasa certifica che la flessione è anche nel valore finale dell’immobile, dal momento che si amplia la forchetta tra la richiesta iniziale del venditore e il prezzo effettivamente pagato dall’acquirente.
Lo rimarca la responsabile dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, sottolineando che la scontistica media si assestata sul -8,3%, registrando una crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ufficio Studi Tecnocasa: cos’è il report sugli sconti nelle compravendite immobiliari?
L’indagine dell’Ufficio Studi Tecnocasa ha messo al centro la distanza tra le aspettative e l’effettivo realizzo quando si vende casa.
Infatti, nella vendita di un immobile entrano in gioco diversi fattori, come ad esempio:
- la domanda del mercato;
- le congiunture economiche (per esempio l’aumento del tasso dei mutui);
- le motivazioni della vendita;
- il valore della zona e le caratteristiche della casa.
Ecco perché, chi acquista fa le proprie valutazioni su budget ed esigenze personali e le misura con le quotazioni di mercato. Dopodiché, molte volte, prova a fare leva su alcuni dei fattori di cui sopra per ottenere il massimo sconto possibile dai venditori.
E proprio questo aspetto ha analizzato Ufficio Studi Tecnocasa, esaminando i dati relativi alle transazioni andate a buon fine nel 2° semestre 2023 (giugno-dicembre) su tutto il territorio nazionale.
Nuova costruzione o casa da ristrutturare: i dati sulle percentuali di ribasso del prezzo di vendita
Il report sul ribasso del prezzo di vendita ha calcolato non soltanto la percentuale media di sconto a livello generale (-8,3%), ma ha indagato anche quelle relative alle diverse tipologie di immobile.
La fotografia che ne esce evidenzia delle dinamiche peculiari nei ribassi tra richiesta e realizzo a seconda che si tratti di una casa nuova o da ristrutturare.
In particolare, la forbice più ampia si registra tra la vendita di immobili posseduti per investimento e le nuove costruzioni. Nel primo caso chi vende considera la casa un surplus oneroso e realizza il prima possibile quanto può; nel secondo caso, invece, la parte venditrice valorizza al massimo i coefficienti di prezzo dell’immobile (per esempio classe energetica performante e impianti di nuova generazione)
Qui nel dettaglio i ribassi sui prezzi di vendita immobiliare riportati dal report dell’Ufficio Studi di Tecnocasa:
- immobili per investimento: – 11,7%;
- soluzioni economiche: – 10,2%;
- vendita per necessità: – 9,6%;
- soluzioni indipendenti e semi indipendenti: – 9,1%;
- piano terra: – 8,5%;
- abitazioni da ristrutturare: – 8,5%;
- ultimo piano: – 7,7%;
- abitazioni ristrutturate: – 7,5%;
- soluzioni signorili: – 6,7%;
- abitazioni nuove: – 4,5%.