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Il nuovo studentato a Padova procede nei lavori
A Padova sta per nascere il nuovo studentato interamente costruito in legno, grazie al progetto di Pohl Immobilien: un’azienda altoatesina specializzata in edilizia urbana sostenibile.
Il nuovo edificio, che dovrebbe essere completato entro l’inizio dell’AA 2025/26, è situato in zona Stanga. Il progetto prevede anche la disponibilità di stanze per l’ESU, l’Ente per il diritto allo Studio Universitario, garantendo accessibilità agli studenti meritevoli.
Pensata per riqualificare un’area abbandonata da oltre 20 anni, la struttura ospiterà 235 posti letto, distribuiti in 165 camere singole e doppie, e sarà dotata di pannelli fotovoltaici sul tetto, riducendo così le emissioni di CO2.
L’importanza della sostenibilità nella riqualificazione urbana
L’assessore all’Edilizia Privata del Comune di Padova, Antonio Bressa, sottolinea come questo progetto risponda alla necessità di rigenerare edifici dismessi e di fornire soluzioni abitative sostenibili per gli studenti: “Questo edificio ad alte prestazioni energetiche rappresenta un esempio di come trasformare la città verso la sostenibilità”.
Lo studentato di Padova è un esempio tangibile di come l’edilizia possa essere un efficace strumento di riqualificazione urbana. Realizzato in un’area percepita dalla popolazione come “terra di nessuno” diventerà centrale per gli studenti, ma non solo.
Benefici collaterali sono previsti anche per l’ambiente circostante, dal momento che la moderna costruzione in legno porterà un risparmio di emissioni di anidride carbonica (CO2).
Come è fatto lo studentato di Padova?
Il nuovo studentato di Padova è stato ideato con una particolare attenzione ai bisogni degli studenti che lo abiteranno, svolgendo attività di studio, sociale e di vita quotidiana.
Al piano terra troveranno spazio un servizio di ristorazione, alcune aule studio, sale per conferenze e vari spazi comuni. I cinque piani superiori dell’edificio, invece, ospiteranno le camere, raggiungendo un’altezza di poco più di 20 metri.
L’intera struttura è costruita in legno ed è dotata di pannelli fotovoltaici sul tetto per abbattere l’impatto ambientale.
Il progetto riqualifica una delle palazzine del complesso San Gregorio, precedentemente abbandonato, trasformandolo in un esempio di “reinventing city” e migliorando la qualità della vita nell’intera zona.