5 Ottobre 2024
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Decreto Salva Casa: i rappresentati RPT (Rete Professioni Tecniche) lo discutono in Commissione Ambiente
RPT Rete Professioni Tecniche audizione camerale
I rappresentanti di RPT (Rete Professioni Tecniche) in audizione alla Commissione della Camera con dubbi e proposte sul Salva Casa.

Decreto Salva Casa: audizione dei tecnici professionisti dell’edilizia

 

L’iter di conversione in legge del DL nr. 69/2024, il cosiddetto Salva Casa, prevede che il provvedimento sia presentato nelle commissioni camerali per essere discusso dalle categorie economiche e sociali coinvolte nell’applicazione delle norme. Il 13 giugno è stata la volta dei rappresentati di RPT (Rete Professioni Tecniche).

 

Motivo per cui, in VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati sono stati ascoltate le proposte dei seguenti ordini professionali:

 

  • Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (CNAPPC);

 

  • Consiglio nazionale degli ingegneri (CNI);

 

  • Consiglio nazionale dei geologi (CNG);

 

  • Consiglio nazionale geometri e geometri laureati (CNGeGL).

 

Audizione RPT: al centro la semplificazione edilizia

 

Ciò che è già emerso dalle precedenti consultazioni delle parti coinvolte, è la centralità del tema della semplificazione in materia edilizia e urbanistica. In particolare, nonostante non sia ancora disponibile il documento delle proposte inoltrate da RPT, si rende necessaria secondo gli operatori una riorganizzazione normativa non frammentaria.

 

Il riferimento è al disegno di legge 1896 contenente modifiche e integrazioni del Testo Unico sull’Edilizia (dPR 380/2001). Professionisti, tecnici e operatori ribadiscono la necessità di una revisione organica e sostanziale delle norme in esso contenute.

 

Salva Casa: le indicazioni dei professionisti dell’edilizia

 

Ecco alcuni aspetti sui quali si sono soffermati i rappresentanti della Rete Professioni Tecniche (RPT) e relativi al Testo Unico Edilizia, considerato datato e problematico per stakeholders e per i professionisti tecnici del settore.

 

Il presidente del CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri), Armando Zambrano, in qualità di coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche, ha rimarcato il fattore ostativo rappresentato dall’assenza di conformità edilizia.

 

Tale condizione, che riguarda circa il 74% delle costruzioni sul territorio nazionale, blocca, ad esempio, tutti gli interventi necessari per la rigenerazione urbana e l’efficientamento energetico.

 

Per CNAPPC si è espressa l’architetto Anna Buzzacchi, la quale ha richiamato l’attenzione sul tema cambi di destinazione d’uso sia tra categorie omogenee che tra categorie disomogenee. La proposta è quella di dare mandato e potere alle amministrazioni locali di intervenire con regolamentazioni specifiche al fine di semplificare il passaggio senza rischi di fossilizzare lo status quo, come, ad esempio, nei centri storici.

 

Infine, Renato Ferretti, vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Agronomi, ha evidenziato il valore delle opere di recupero dei fabbricati rurali dismessi, centrali nei progetti di realizzazione di nuove aree verdi, ma anche per un più ampio contesto di rigenerazione urbana e territoriale.

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