19 Dicembre 2024
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Condono Edilizio: limite di volumetria confermato dal Consiglio di Stato
Cambiamento cedolare secca

Il Consiglio di Stato emette una sentenza rilevante sul Condono Edilizio, ribadendo i limiti volumetrici imposti dalla legge n. 724/1994. La decisione conferma l’ordine di demolizione in caso di superamento delle cubature consentite. 

 

In un contesto in cui la legalità edilizia è al centro delle discussioni, il Consiglio di Stato emette una sentenza di rilievo sul Condono Edilizio, mettendo in luce la delicatezza della questione volumetrica. Approfondiamo le implicazioni di questa decisione che potrebbe influenzare significativamente la pratica edilizia.

 

I Contorni del Condono Edilizio

 

La sentenza del 14 novembre 2023, n. 9750, chiarisce in maniera inequivocabile i confini entro cui si può operare nel contesto dei condoni edilizi. Il Consiglio di Stato ha confermato che, in caso di superamento dei limiti volumetrici previsti dalla legge, non solo viene negato il condono, ma scattano anche severe conseguenze, come l’ordine di demolizione.

 

Criteri per la Sanatoria Edilizia

 

La legge stabilisce parametri precisi per la regolarizzazione delle opere abusive: esse devono essere state ultimate entro il 31 dicembre 1993 e non devono aver comportato un ampliamento superiore al 30% della volumetria originale o, in ogni caso, oltre i 750 metri cubi. La rigida applicazione di questi criteri rappresenta un passo fondamentale per garantire equità e legalità nel settore edilizio.

 

Demolizione: Un Ordine Inevitabile?

 

La recente sentenza pone l’accento sulla inevitabilità dell’ordine di demolizione in casi di evidente non conformità alle norme. Questo atto, definito come vincolato e non discrezionale, impone all’amministrazione comunale di procedere con la demolizione, a meno che non emergano motivi concreti e validi per valutare alternative, come sanzioni pecuniarie.

 

Sanzioni Alternative e Processo Decisionale

 

Il Consiglio di Stato ha precisato che la possibilità di sostituire la demolizione con sanzioni pecuniarie è una valutazione da effettuarsi soltanto in fase esecutiva, e non anticipatamente. Questo approccio mira a garantire che le decisioni siano prese sulla base di valutazioni concrete e non su ipotesi astratte, preservando così l’integrità del processo decisionale.

 

La recente sentenza del Consiglio di Stato solleva dunque importanti questioni sul Condono Edilizio e i suoi limiti volumetrici. Proprietari, operatori edilizi e autorità locali sono chiamati a una riflessione critica sulla conformità alle normative vigenti, delineando un futuro più trasparente nel campo dell’edilizia.

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