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Nel complesso mondo dell’edilizia, una questione frequente riguarda la classificazione delle pavimentazioni esterne: rientrano nell’ambito dell’edilizia libera o richiedono un permesso di costruire?
Recentemente, due sentenze del TAR Campania hanno fornito chiarimenti cruciali, delineando i confini e i criteri per determinare quando tali opere sono esenti dalla necessità di permessi. Questa distinzione è fondamentale per professionisti del settore e per chiunque intenda intraprendere lavori di pavimentazione esterna, per garantire la conformità alle normative e evitare complicazioni legali.
Nuove sentenze chiariscono il confine nell’edilizia esterna
La questione se la realizzazione di pavimentazioni esterne richieda un permesso di costruire o rientri nell’ambito dell’edilizia libera è da tempo oggetto di dibattito. Due recenti sentenze del TAR Campania hanno fornito chiarimenti significativi, sottolineando le condizioni sotto le quali tali opere possono essere considerate attività di edilizia libera.
Criteri per l’edilizia libera: Sentenze del TAR Campania
Secondo la sentenza n. 5145 del TAR Campania, Napoli, le opere di pavimentazione esterna sono configurabili come edilizia libera quando svolgono una funzione accessoria e non incidono significativamente sul territorio. Questo è generalmente il caso quando le opere sono realizzate in aree pertinenziali di edifici in zone edificabili. La sentenza n. 2409 del TAR Campania, Salerno, ha confermato che interventi di modesta estensione, come la rifinitura con gres porcellanato o l’apposizione di quadroni in calcestruzzo, non necessitano di permesso di costruire, a meno che non comportino un cambio di destinazione urbanistica del suolo.
Esempi di interventi in edilizia libera
Tra i vari casi esaminati, sono stati identificati come edilizia libera la realizzazione di pavimentazioni stagionali, piccoli marciapiedi in cortili interni e pavimentazioni di superfici limitate. Questi esempi illustrano situazioni in cui gli interventi non hanno impatti strutturali rilevanti e mantengono la destinazione originale dell’area.
Casi che richiedono il permesso di costruire
Al contrario, è stato ritenuto necessario il permesso di costruire per opere di maggior entità o che comportano una modifica sostanziale dell’uso del suolo, come pavimentazioni di ampie aree o modifiche che alterano la destinazione agricola di un’area.