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La sentenza n. 2228/2024 della Corte Tributaria della Campania arriva come un monito per chi fruisce delle agevolazioni prima casa per un immobile in costruzione. Deroghe zero per i lavori in ritardo.
Agevolazioni prima casa in costruzione: il termine lavori è inderogabile
L’acquisto di un immobile di proprietà è un obiettivo sfidante per molte persone che guardano alle agevolazioni prima casa come a un’opportunità per ridurre i costi dell’imposta di registro, ma anche di quella ipotecaria e catastale.
Tuttavia, l’accesso a questi sgravi fiscali è subordinato a specifiche condizioni. Nella fattispecie chi compra una casa in costruzione con l’agevolazione prima casa deve concludere i lavori entro tre anni dalla registrazione dell’atto di acquisto.
Lo ha ribadito la recente sentenza n. 2228/2024 della Corte Tributaria della Campania che ha confermato che il termine triennale per il completamento dei lavori non beneficia delle sospensioni normative introdotte durante la pandemia.
Tale pronunciamento ha importanti conseguenze per chi intende acquistare una casa in costruzione usufruendo di incentivi fiscali, dal momento che rende indispensabile il rispetto delle scadenze previste dalla legge.
Cosa dice la sentenza n. 2228/2024 della Corte Tributaria di Napoli?
Nel caso oggetto della sentenza, la contribuente aveva acquistato un immobile il 29 aprile 2019, usufruendo delle agevolazioni prima casa, ma non aveva completato i lavori entro il termine stabilito, anche a causa delle difficoltà operative legate alla pandemia.
Tuttavia, la Corte ha stabilito che il termine triennale per il completamento dei lavori non è incluso tra quelli sospesi dal Decreto-legge n. 23/2020, confermando così la legittimità dell’azione dell’Agenzia delle Entrate per il recupero delle imposte ordinarie.
Con la sentenza n. 2228/2024, la Corte ha sottolineato che il termine triennale per ultimare i lavori, necessario per mantenere le agevolazioni prima casa, deve essere rispettato indipendentemente dalle difficoltà legate alla pandemia. La normativa emergenziale, infatti, aveva introdotto sospensioni temporanee solo per alcune scadenze, come il trasferimento della residenza o l’acquisto di una nuova abitazione entro un anno dalla vendita di un immobile precedentemente agevolato. La conclusione dei lavori sugli immobili in costruzione, invece, non era contemplata tra i termini sospesi.
La Corte ha anche ribadito che le norme di carattere agevolativo devono essere interpretate in modo restrittivo, escludendo estensioni non espressamente previste. Tale approccio si basa sul principio secondo cui i benefici fiscali, in quanto eccezioni al regime ordinario, non possono essere ampliati oltre i limiti fissati dal legislatore.
Prima casa in costruzione? Fai attenzione a questi aspetti
La decisione della Corte Tributaria della Campania rappresenta un campanello d’allarme per chi beneficia delle agevolazioni prima casa su un immobile in costruzione. La mancata conclusione dei lavori entro il termine triennale può comportare il decadimento dei benefici fiscali e l’obbligo di restituire le imposte ordinarie, con l’aggiunta di sanzioni e interessi.
In questo contesto, costruire una casa o comprare un immobile in costruzione comporta dei rischi che vanno preventivamente valutati. In particolare, le tempistiche che si dilatano – e che fanno lievitare i costi – sono una spada di Damocle che potrebbe mandare all’aria il sogno della casa di proprietà. Le contromisure possibili sono due:
- Scegliere nell’elenco delle aziende specializzate in nuove costruzioni, l’impresa edile con esperienza consolidata nel settore, controllando la scheda con le informazioni aziendali e leggendo le recensioni dei clienti per verificare affidabilità e professionalità.
- Far predisporre al tecnico un progetto per costruire casa che dettagli con attenzione i tempi di completamento dei lavori, considerando anche eventuali ritardi legati a fattori esterni e prevedendo opzioni per restare nelle tempistiche.