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Comprare casa in Toscana spendendo solo un euro? Sembra la trama perfetta di una commedia romantica, ed effettivamente lo è! “La dolce villa”, tra i film più visti su Netflix, gioca proprio su questa idea. Qui apriamo il sipario e sveliamo il ‘dietro le quinte’.
Case a 1 euro: trovata cinematografica o opportunità concreta?
Il film “La dolce villa” ci presenta Montezara, un piccolo borgo toscano (fittizio) dove è possibile acquistare case abbandonate al simbolico prezzo di 1 euro. Di questa idea si innamora una giovane americana Olivia che decide di stabilirsi lì.
Ma questa, più che un’invenzione da grande schermo, è una realtà che ha preso piede in molte zone d’Italia. L’idea di vendere immobili storici a una cifra irrisoria è nata per ridare vita ai borghi ormai deserti, attirando nuovi residenti e investitori, spesso dall’estero.
Oltre a restituire un’identità a queste località, il progetto ha anche un importante valore economico: chi acquista spesso ristruttura queste abitazioni in B&B, ristoranti o gallerie d’arte, contribuendo al rilancio turistico.
Uno dei primi comuni ad adottare questa iniziativa è stato Salemi, in Sicilia. Dopo il terremoto del Belice del 1968, il paese ha subito un progressivo declino demografico e ha deciso di mettere in vendita i suoi immobili storici per riattivare il tessuto urbano.
Quanto costa davvero una casa a 1 euro? Facciamo i conti
Un euro per una casa in Italia? Un affarone! Ma attenzione: dietro il prezzo simbolico si nascondono costi che possono far lievitare il budget. Vediamo quindi quanto costa alla fine chiavi in mano.
Innanzitutto, anche se il prezzo di vendita è irrisorio, ci sono costi amministrativi obbligatori come l’imposta di registro, le tasse catastali e la parcella notarile. Inoltre, i comuni richiedono una polizza fideiussoria di circa 5.000 euro come garanzia che l’acquirente completerà la ristrutturazione.
E qui arriva il punto cruciale: tutte le case vendute a un euro necessitano di importanti interventi di riqualificazione edilizia. Le regole impongono che i lavori inizino entro pochi mesi dall’acquisto e si concludano in un periodo che varia da uno a tre anni. In alcuni casi, se l’immobile non è di proprietà comunale ma appartiene a un privato, è necessario anche rimborsare le spese sostenute dal venditore.
Facendo due conti, il costo finale di un’abitazione acquistata a un euro si aggira sui 20.000 euro, senza contare i costi della ristrutturazione vera e propria, che variano da una decina di migliaia di euro a importi ben più onerosi.
Dove si trovano le case a 1 euro?
Se l’idea di trasferirti in un borgo italiano ti affascina, potresti dare un’occhiata ai comuni che hanno aderito al progetto. La Sicilia è la regione con il maggior numero di paesi partecipanti: ben 29 su un totale di 78 borghi italiani. Alcuni di questi borghi, sono adesso come star sul mercato internazionale, basti pensare al caso di Sambuca di Sicilia.
Altri comuni che offrono case a un euro si trovano in Calabria, Abruzzo, Piemonte, Liguria, Sardegna e persino in alcune zone della Toscana e dell’Umbria. Oltre a rappresentare un’opportunità per chi desidera cambiare vita e immergersi nella cultura italiana, questi progetti hanno anche un valore più ampio: salvaguardano il patrimonio storico e contrastano il rischio di abbandono dei centri abitati più piccoli.
Insomma, il passaggio dalla fiction alla realtà è possibile, anche se il copione è un po’ diverso…