Emendamenti Decreto Salva Casa: 522 le richieste di modifiche in discussione

Emendamenti Decreto Salva Casa: 522 le richieste di modifiche in discussione
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È finito il tempo per la presentazione degli emendamenti Decreto Salva Casa

 

Il Decreto Salva Casa (DL n.69/2024) si trova al momento sul tavolo della Commissione Ambiente. Quest’ultima, dopo avere ascoltato diversi soggetti interessati nei comparti di immobiliare ed edilizia – come, ad esempio, i rappresentanti RPT – ha chiuso il 26 giugno i termini per presentare richieste aggiuntive per la modifica o l’integrazione.

 

In totale, sono 522 gli emendamenti al Decreto Salva Casa. La maggior parte dei quali proviene propria dalla maggioranza, prima fautrice del provvedimento: 105 Lega, 103 FI, 66 FdI. Mentre dall’opposizione sono 58 gli emendamenti di M5S, 53 quelli del gruppo Misto e 50 quelli del PD.

 

Quali sono i principali emendamenti del Decreto Salva Casa?

 

Tra i principali emendamenti del Decreto Salva Casa, spicca quello che è stato ribattezzato come Salva Milano. Già annunciato dal Ministro per le Infrastrutture e i trasporti Matteo Salvini, la misura dovrebbe sbloccare l’edilizia nel capoluogo lombardo e in altre città dall’impasse dei contenziosi giudiziari che hanno fermato, con inchieste e sequestri, circa 150 progetti di ristrutturazioni ritenute abusive.

 

Altre modifiche molto gettonate sarebbero relative al perimetro dell’abitabilità soprattutto negli edifici antecedenti al 1975.

 

I dubbi dei professionisti edili

 

Gli emendamenti del Decreto Salva Casa mirano ad ampliare il raggio di azione del testo, ma non sembrano sufficienti per soddisfare le richieste dei professionisti come architetti e ingegneri.

 

In particolare, gli ordini professionali CNAPPC e CNI sono convinti che serva una riforma più radicale e omogenea del Testo Unico. Altrimenti, con modifiche parziali, si rischia di ampliare l’alone di incertezza nell’interpretazione della norma.

 

Ugualmente, i consigli nazionali degli ordini dei professionisti hanno rimarcato il problema del sovraccarico di responsabilità che grava sui tecnici, minacciati da sanzioni penali che non tengono conto del carico di mansioni e di asseverazioni.

 

I prossimi passi del Decreto Salva Casa

 

Il prossimo passo sarà l’analisi dei 522 emendamenti al Decreto Salva Casa. Al termine della selezione saranno mantenuti soltanto quelli valutati come segnalabili.

 

Una volta che la Commissione Ambiente si sarà così espressa attraverso la votazione, il testo emendato passerà il 15 luglio all’esame dell’Aula per la discussione generale.

 

Quindi dovrà passare al vaglio della Camera e del Senato ed essere infine approvato entro il 28 luglio, termine ultimo per la sua definitiva conversione in legge.

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