24 Aprile 2025
Blog.Edilnet.it »» EdilNet News - Le notizie del giorno »» Flop Euro 2032? Ecco quanti miliardi servono per gli stadi italiani e a chi andranno
Come funzionano i finanziamenti del Decreto Sport Governo Meloni per Euro 2032.

Il governo Meloni ha in canna una rivoluzione da 5 miliardi (che potrebbero diventare 10) per modernizzare gli stadi italiani. Finisce l’era dei plastici e dei rendering, o è solo l’inizio di una nuova stagione di promesse?

 

Nuovi stadi in Italia: con il Decreto Sport sarà la svolta?

 

L’Italia, terra di santi, poeti e stadi fatiscenti. Ma il “Decreto Sport”, che il governo Meloni dovrebbe varare a maggio, promette di cambiare le regole del gioco. Con una procedura commissariale ad hoc, finalmente si potrà aggirare l’ostruzionismo cronico che ha paralizzato qualsiasi progetto serio negli ultimi decenni. L’obiettivo non è solo Euro 2032, che vedrà Italia e Turchia come Paesi ospitanti, ma una rivoluzione infrastrutturale a tutto tondo.

 

A dare manforte al provvedimento è il ministro Andrea Abodi, che non usa giri di parole: «Basta burocrazia paralizzante, vogliamo strumenti concreti». Sarà davvero così? O rischiamo di trovarci con l’ennesimo plastico impolverato in qualche studio di architetti appassionati di rendering?

 

Intanto, sulla carta, si parla di 5 miliardi di euro già pronti a essere spesi, e un potenziale effetto volano per il Decreto Sport che potrebbe portare il totale fino a 10 miliardi.

 

Quali stadi cambieranno volto (e con quanti zeri)?

 

Ecco una carrellata di progetti già in pista o pronti a partire, che potrebbero beneficiare delle novità del Decreto Sport. Alcuni sono noti da tempo, altri riemergono come zombie urbanistici: li avevamo dati per morti, e invece eccoli lì, ancora a bussare ai Comuni.

 

Città

Progetto / Stadio

Investimento previsto

Tipo di progetto

Milano

Nuovo stadio Inter e Milan

fino a 1,5 miliardi

alienazione area San Siro

Roma

Stadio Pietralata (AS Roma)

1,2 miliardi

nuova costruzione

Roma

Riqualificazione Flaminio (Lazio)

450 milioni

ristrutturazione

Firenze

Artemio Franchi

150 + 100 milioni

lavori in corso + contributo privato

Parma

Ristrutturazione Tardini

150 milioni

finanziato al 60% da privati

Cagliari

Nuovo stadio

150-200 milioni

PPP con 50 milioni regionali

Bologna

Restyling Dall’Ara

200 milioni

partenariato pubblico-privato

Empoli

Riqualificazione stadio

50 milioni

in fase progettuale

Venezia

Bosco dello Sport

92 milioni

piano pubblico

 

Ma non finisce qui. Altri club, da Como a Palermo, passando per Perugia, Lecce, Genoa e Napoli, hanno già sul tavolo progetti più o meno concreti. Il punto è: chi paga secondo il Decreto Sport e, soprattutto, come?

 

Come si finanziano gli stadi nuovi nel Decreto Sport?

 

Il grande puzzle finanziario del “Decreto Sport” prevede una vera e propria giostra di strumenti: fondo equity, fondo immobiliare, garanzie miste offerte da Istituto per il credito sportivo e Sace, contributi in conto interessi e un “fondo speciale” destinato all’Icsc (Istituto per il Credito Sportivo).

 

Il tutto condito da un tentativo di raccogliere risorse anche sul mercato europeo, con condizioni agevolate. Ciliegina sulla torta: la possibilità di alienare direttamente i beni, inserita all’interno della struttura commissariale. Insomma, il Decreto Sport dovrebbe prevedere una cornucopia di strumenti finanziari per evitare che lo stadio dei sogni resti solo un sogno. Ma sarà sufficiente a superare l’infernale burocrazia italiana?

 

Abodi è ottimista e parla già di nuovi cantieri operativi tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. L’UEFA, dal canto suo, è chiara: se entro aprile-maggio 2027 non si parte coi lavori nei 5 stadi promessi per Euro 2032, l’Italia rischia la revoca dell’assegnazione. Il tempo stringe. I fondi sembrano esserci. Le idee pure. Ci resta solo da scoprire se, stavolta, riusciremo davvero a fare gol.

 

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