Tetto ventilato: vantaggi, svantaggi e costi

Il tetto ventilato offre numerosi vantaggi e permette di ottenere un grande risparmio. andiamo a scoprire perché conviene installare questo tipo di tetto!

Tetto ventilato: vantaggi, svantaggi e costi
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Sempre più spesso chi decide di ristrutturare casa sceglie di installare un tetto ventilato. Andiamo a scoprire i vantaggi ed i costi di questa tipologia di copertura.

 

Un tetto ventilato realizzato

 

 

L’isolamento termico della casa, la giusta coibentazione, è uno degli aspetti più importanti per la vivibilità.

 

Questo perché un’abitazione adeguatamente isolata, con la tecnica più idonea alla zona di locazione, alle esigenze climatiche specifiche ed a quelle della famiglia che la occupa, permette non solo di massimizzare le prestazioni della casa stessa ma, anche, di risparmiare notevolmente sui costi di riscaldamento e raffrescamento.

 

Cosa significa tetto ventilato

 

Un utilizzo consapevole e senza abusi di energia è, inoltre, un modo intelligente e civile di contribuire al contenimento dell’inquinamento, limitando l’impatto sull’ambiente. Esistono molte tecniche coibentanti e, per ogni appartamento, andrebbe scelta quella più adatta. Il tetto ventilato, ad esempio, è la miglior soluzione per le mansarde e per ottenere l’abitabilità dei locali sottotetto.

 

Questo non esclude la sua installazione, con ottimi risultati, anche su altri tipi di case o di locali. La caratteristica principale del tetto ventilato è, come dice il nome stesso, la presenza di uno strato di ventilazione nella struttura, che serve da sfiato per la condensa umida che si crea in casa in inverno e per impedire, in estate, che l’umidità esterna penetri all’interno, rendendo l’aria ancora più calda ed il clima meno sopportabile.

 

Che cosa è il tetto ventilato?

 

Un tetto ventilato è una tipologia di copertura caratterizzata dalla presenza di un’intercapedine d’aria tra il manto di copertura e lo strato isolante. Tale intercapedine consente la circolazione dell’aria in modo omogeneo dalla gronda fino al colmo, senza creare correnti trasversali.

 

La camera d’aria è accuratamente studiata in modo da garantire la ventilazione del tetto e la microventilazione del sottomanto. Ciò consente di ottenere un effetto camino attraverso il colmo, che aiuta a smaltire l’umidità e a mantenere la salubrità del manto, diminuendo i costi di manutenzione e ottimizzando le prestazioni dell’isolamento.

 

Il tetto ventilato viene chiamato anche “tetto freddo” perché la ventilazione avviene al di sopra dell’isolante, distinguendolo dal “tetto caldo” dove l’isolante è direttamente sormontato dal manto impermeabile.

 

Per la realizzazione di un tetto ventilato è necessaria una determinata stratigrafia, che prevede la posa di una struttura portante, uno strato isolante tra i travetti in legno, una guaina impermeabile per proteggere l’isolante dall’acqua, una camera di ventilazione tramite la posa di ulteriori listellature, entrate delle camere d’aria lungo la linea di gronda e uscite poste sulla linea di colmo.

 

Per garantire una circolazione efficace dell’aria all’interno del tetto ventilato, è necessario che il tetto abbia una certa pendenza, una massa d’aria all’interno che possa fuoriuscire dall’apertura sulla linea di colmo ed essere sostituita da altra aria proveniente dall’esterno, e una differenza di temperatura fra l’aria esterna e quella nella struttura del tetto. Il tetto ventilato richiede una lama d’aria (camera di ventilazione) maggiore in caso di falde lunghe o pendenze limitate, e il suo spessore va calcolato in base a coefficienti di proporzionalità precisi.

 

Come funziona il tetto ventilato?

 

Il tetto ventilato, detto anche tetto a freddo, è un tetto stratificato. La presenza di più strati di materiale lo rendono una copertura solida e resistente, al tempo come agli agenti atmosferici, quindi durevole nel tempo e poco bisognoso di interventi di manutenzione.

 

tetto ventilato

 

Il tetto ventilato si compone di cinque strati: alla base una struttura portante, solida e ben aderente a quella del locale o dell’abitazione, un secondo strato fatto di materiale resistente al vapore ed all’umidità, un terzo strato composto di buon materiale termoisolante, un’intercapedine che servirà da strato con funzione di ventilazione e, a coprire tutto, il rivestimento ultimo.

 

Il funzionamento del tetto a freddo si basa tutto sull’inserimento dell’intercapedine tra gli strati: questo consente all’umidità di fuoriuscire ed evaporare in maniera naturale, sia dall’interno all’esterno che viceversa.

 

Eliminando la maggior parte dell’umido ed agevolando la sua fuoriuscita, sotto forma di vapore acqueo, si otterrà un miglioramento dell’isolamento termico e della tenuta della temperatura interna, sia in fase di riscaldamento che di raffrescamento.

 

Una tipologia di tetto, quindi, consigliata per tutte quelle zone in cui si vivono inverni particolarmente rigidi ed estati afose. In inverno, infatti, l’umidità che si crea con l’accensione dei termosifoni, potrà facilmente uscire dal tetto, visto che l’aria calda tende a salire.

 

D’estate, al contrario, l’umido del clima esterno non arriverà all’interno della casa, perché si fermerà nello strato di ventilazione e verrà espulsa prima di penetrare in quelli sottostanti. Eliminando la condensa umida dall’abitazione, si ottimizzerà la tenuta di temperatura impostata dai dispositivi utilizzati per riscaldare o rinfrescare gli ambienti domestici.

 

Un tetto ventilato visto dall'esterno

 

Quali soni i Vantaggi e gli svantaggi del tetto ventilato?

 

I vantaggi che si possono ottenere con la scelta di installare, sulla propria abitazione, un tetto ventilato, sono molteplici e multifunzionali. Il primo, e più importante, è la prevenzione dell’umidità.

 

L’umidità non è un fenomeno che inficia semplicemente la temperatura dell’aria ma, a lungo andare, la condensa che si posa su muri e mobilio, può danneggiarne l’estetica in modo irreversibile. Ad esempio può creare macchie bagnate sulle pareti intonacate o sollevare e gonfiare muri e pavimenti in legno.

 

Inoltre, le zone umide sono l’habitat ideale per la prolificazione di muffa. Le muffe sono agglomerati di funghi e batteri, spesso molto nocivi per la salute, in quanto possono dare diversi effetti collaterali: allergie, dermatiti, infezioni alle vie aeree, asma e, in casi estremi, reazioni gravi come shock anafilattici.

 

Un tetto ventilato con pannelli fotovoltaici installati

 

Il secondo vantaggio di un tetto ventilato è in termini di miglior isolamento termico, soprattutto in zone soggette a clima umido. Consente di eliminare il vapore acqueo dall’aria di casa consente di mantenere più stabile la temperatura ottenuta con termosifoni e climatizzatori e, soprattutto, di alleggerire il tasso di umidità presente.

 

Questo significa risparmiare in termini di tempo di accensione dei dispositivi, di evitare l’uso del deumidificatore e, quindi, di trovare cifre più basse in bolletta. Conseguentemente ad un uso limitato di dispositivi climatizzanti si ottiene anche una diminuzione dell’inquinamento ambientale pro-capite.

 

Un terzo, importante vantaggio del tetto ventilato lo si ottiene in caso di copiose nevicate o piogge: lo strato di ventilazione, dato dall’intercapedine naturale inserito nella stratificazione, evita che l’acqua o la neve che stazionano sul tetto di casa possano filtrare, creando perdite o, semplicemente, rovinando i materiali di struttura.

 

Per quanto riguarda i lati negativi dell’installazione di una soluzione ventilata, sono relativamente pochi. In alcuni casi, siccome è un tetto a molti strati, costruire un tetto ventilato potrebbe prevedere un lieve abbassamento del soffitto, perdendo qualche centimetro di metratura verticale.

 

Un secondo svantaggio potrebbe essere un minor isolamento acustico, in quanto i rumori potrebbero essere leggermente amplificati dallo strato vuoto di ventilazione, dove le onde sonore rimbalzano di più.

 

Queste eventuali controindicazioni, comunque, si prevengono affidandosi ad una ditta specializzata che, prima di procedere al lavoro, effettuerà un’analisi dell’abitazione e della sua locazione, riuscendo a percentualizzare in maniera precisa la positività della scelta di un tetto ventilato.

 

Le fasi di costruzione di un tetto ventilato

 

Quanto costa il tetto ventilato?

 

Costruire un tetto ventilato è un’operazione piuttosto complicata: è fondamentale, quindi, che sia eseguita da esperti e che il lavoro sia eseguito a regola d’arte, per garantire la corretta performance e, non meno importante, la massima resa estetica.

 

tetto ventilato

 

Solitamente, i tetti ventilati, sono in legno, questo perché il legno è un materiale naturalmente traspirante, che amplifica la capacità di ventilazione. Esistono anche ottimi tetti traspiranti in materiali alternativi, leggermente più economici ma, anche in questo caso, è bene affidarsi al consiglio degli esperti, che sapranno suggerire la soluzione più performante per il tipo di abitazione che si deve ristrutturare.

 

Nel caso della scelta del tetto ventilato in legno, solitamente la migliore, il prezzo per un lavoro completo e ben fatto, comprensivo di messa in opera, si aggira attorno ai 150-170 euro al metro quadro. Vi consigliamo di approfondire anche il tema del costo leggendo la nostra guida online che tratta l’argomento  dei “prezzi per la realizzazione di un tetto ventilato“ per avere una panoramica a 360° prima della scelta.

 

Un importante aspetto da tenere presente, se si sceglie di fare questo tipo di investimento, è che gran parte del costo iniziale sarà ammortizzato, nel giro di qualche anno, grazie al risparmio sulle bollette del riscaldamento e del climatizzatore.

 

Inoltre, c’è da considerare che il costo del rifacimento del tetto rientra nelle opzioni delle recente Legge di Stabilità. Si può godere di importanti detrazioni fiscali per ristrutturare casa in caso si effettuino opere di ristrutturazione atte alla diminuzione dell’inquinamento ambientale e, quindi, al risparmio energetico.

 

Il tetto ventilato rientra pienamente nella categoria di opere soggette a sconto fiscale. Basta consegnare la fattura o la ricevuta bancaria del finanziamento richiesto, con la causale specificata, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, per ottenere uno sgravo fiscale.

 

Casa con tetto ventilato realizzato

 

Il consiglio generale, che vale per tutte le grandi opere di ristrutturazione o le spese importanti, è quello di richiedere diversi preventivi a differenti ditte specializzate in ristrutturazione tetto, per riuscire ad individuare i professionisti in grado di rendere il miglior servizio al prezzo più conveniente o con più alto coefficiente in termini di rapporto qualità/prezzo.

 

È importante, nel valutare la ditta da ingaggiare per costruire un tetto ventilato, tenere conto non solo del prezzo in sé ma, anche, della competenza e serietà del personale che affronterà la messa in posa.

 

Qualità importanti sono: velocità nell’eseguire i lavori, cortesia e capacità di spiegazione di ciò che si andrà a fare, assistenza e puntualità, competenza e conoscenza della materia, utilizzo di ottimi materiali e preventivi trasparenti e chiari.

 

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