La scia: di cosa si tratta e cosa occorre sapere prima di…

Le leggi cambiano di continuo in Italia, dunque è bene informarsi sul da farsi quando si deve effettuare un lavoro edile....sapete ad esempio cos'è la scia?

La scia: di cosa si tratta e cosa occorre sapere prima di…
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Quando è necessario presentare la scia? Vediamo nel dettaglio in cosa consiste la procedura e quali sono i costi.

 

 

Dei disegni utili per la redazione della scia

 

La SCIA è la segnalazione certificata inizio attività. In sostanza la scia va a sostituire la vecchia DIA (denuncia inizio attività) ed è introdotta con la legge 122/2010, che modifica la 241/1990. Sappiamo tutti che la burocrazia in Italia non può essere definita scorrevole, dunque l’intento del legislatore era quello di semplificare le cose, rendere più semplice l’inizio di un’attività.

 

La scia è indirizzata:

 

  • A chi vuole intraprendere una qualsiasi attività commerciale, imprenditoriale o artigianale, il cui rilascio dipende solo dai requisiti richiesti dalla legge.
  • Nello specifico nel campo dell’edilizia, essa non modifica il testo unico dell’edilizia, ma sostanzialmente sostituisce la dia con la scia.

 

Nascono da subito molti dubbi sull’applicazione della scia, in principio infatti non è molto chiara. Possiamo dire che la scia viene utilizzata per gli interventi per cui prima si utilizzava la dia, tranne i lavori di manutenzione straordinaria senza intervento strutturale, per cui è richiesta la CILA (comunicazione inizio lavori asseverata).

 

Esempio di una scia

 

 

Come funziona la procedura della scia?

 

La scia da la possibilità di iniziare subito i lavori, lo stesso giorno in cui è presentata, senza dover aspettare 30 giorni, come invece nel caso della dia. Essa deve essere presentata da un tecnico specializzato o da un architetto abilitato, con relativa documentazione, che verrà poi controllata dagli enti preposti. Occorre consegnare:

 

  • le attestazioni dei tecnici abilitati;
  • gli elaborati progettuali.

 

Se siete in difficoltà su cosa vada consegnato, chiedete aiuto ad un esperto, che potrà darvi indicazioni precise in merito. Essa deve essere presentata all’amministrazione comunale, allegando tutti gli elaborati previsti dal regolamento edilizio dal proprietario, o da chi ne abbia diritto.

 

La scia è stata introdotta per semplificare e velocizzare i procedimenti amministrativi, alleggerendo gli adempimenti che spettano al cittadino. La pubblica amministrazione non ha un compito di autorizzazione, ma solo di controllo.

 

Ciò significa che i lavori hanno inizio, poi vi è la verifica. La pubblica amministrazione ha il termine di 60 giorni dal ricevimento della scia per vietare la prosecuzione dell’attività, ma ciò non impedisce, anche oltre i 60 giorni, di interrompere i lavori, qualora ci siano problemi di sicurezza, per l’ambiente, per il patrimonio artistico e culturale, per la salute, etc.

 

Da parte sua l’interessato al quale sia stata notificata una qualsiasi carenza dei requisiti, può cercare di rendere conforme alla normativa vigente entro un termine dettato dalla pubblica amministrazione.

 

Immagine di disegni tecnici per scia

 

La scia fin dall’inizio ha subito diverse critiche, poiché poco dettagliati i casi in cui utilizzarla. Vi erano dubbi sia da parte dei privati che dei professionisti.

 

In breve tempo vi sono state diverse modifiche legislative per cercare di far si che lo scopo iniziale, la semplificazione, fosse effettiva. Con l’ultima modifica, contenuta nel decreto del fare del 2013 si è cercato appunto di semplificare ulteriormente per dare una mano ad un settore fortemente colpito dalla crisi.

 

Tra i vari cambiamenti, uno davvero importante è che da questo momento in poi è possibile presentare la scia anche per gli interventi edilizi che comportano modifiche alla sagoma degli edifici, purché mantengano la stessa volumetria.

 

Perché rivolgersi ad un tecnico?

 

Sappiamo bene come sia complessa la burocrazia e come spesso le leggi cambino da un anno all’altro. Per evitare di commettere errori è bene rivolgersi ad un tecnico specializzato. Egli saprà esattamente cosa fare e quali pratiche edilizie presentare.

 

Un ufficio tecnico che lavora su dei disegni

 

Il fai da te in questi casi è vivamente sconsigliato poiché la legge non ammette ignoranza e l’agenzia delle entrate è sempre pronta a far pagare a caro prezzo ogni errore, anche il più piccolo.

 

Ovviamente il consiglio è di richiedere più preventivi per ogni pratica, così da confrontare i prezzi di più professionisti.

 

Ogni studio tecnico avrà un costo differente, questa differenza di costi può essere giustificata nel caso in cui un professionista offra un servizio maggiore rispetto ad un altro. Per questo è bene che il preventivo sia ben dettagliato per comprendere nello specifico cosa verrà eseguito. Inoltre è fondamentale controllare le competenze dello studio tecnico, così da controllare l’effettiva specializzazione e l’esperienza nel particolare ambito del professionista.

 

La preparazione di una scia

 

Ma quanto costa la scia?

 

Come abbiamo trattato in una delle nostre guide ai prezzi, il costo per presentare una scia ovviamente varia da professionista a professionista, inoltre cambia in base al tipo d’immobile, alla pratica nello specifico, alla città, all’intervento che si andrà a compiere ed alla superficie dell’immobile.

 

Un vecchio casale prima della ristrutturazione

 

Possiamo dire che in media il costo va dai 500 € ai 1500 €, giusto per dare un’idea della spesa, perché i fattori elencati influiscono notevolmente e fanno la differenza.

 

In ogni caso è sempre conveniente richiedere più preventivi gratuiti e senza impegno ai professionisti della vostra zona. Essendo questi in concorrenza tra loro, riuscire a risparmiare è semplice: vi basterà accettare la migliore offerta…cosa c’è di più facile?!

 

NOTA: tutte le informazioni, i prezzi, i costi da noi forniti hanno carattere puramente indicativo.
Ogni prezzo è variabile per condizioni economiche, di tempistiche, di mercato e di località.

 


 

 

Una testimonianza inviata da un nostro lettore:

‘Quando sento parlare di Scia, non posso fare a meno di pensare a quando ho dovuto presentarla. Siccome dovevo modificare in parte la struttura della casa che ho acquistato per mio figlio, mi è stato subito detto che per fare certe opere dovevo presentare la Scia al Comune. Per chi non lo sapesse, si sta parlando di una procedura che va fatta per poter eseguire i lavori edili di ristrutturazione straordinaria, ma non sapevo davvero da che parte iniziare.

Poi mio figlio ha visto che grazie a voi si potevano chiedere dei preventivi in maniera gratuita ed è quello che abbiamo fatto, così abbiamo trovato in poco tempo un professionista abilitato che si è occupato delle varie pratiche. Voglio anche dire che ho scelto lui perché ci ha chiesto una cifra più contenuta rispetto ad altri che ci avevano chiesto di più.

Complimenti per i vostri suggerimenti e grazie.

Nicola M. (Voghera’)

 


 

Se vuoi raccontare una tua testimonianza, contattaci ed inviacela, la pubblicheremo on-line dopo un controllo senza riferimenti personali.

 

 

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