Arredare con la calce, soluzioni di design per un ambiente salubre

Tornata in voga dopo decenni in cui era stata sostituita dal cemento, la calce rappresenta un valido elemento di arredamento e di bioedilizia.

Arredare con la calce, soluzioni di design per un ambiente salubre
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Quando vengono eseguiti dei lavori di realizzazione, di ristrutturazione o di risanamento di un edificio, diamo sempre per scontato che i materiali proposti dalla ditta siano quelli idonei; in realtà non ci facciamo neanche troppe domande perché, dopotutto se ci fidiamo del costruttore o del muratore riteniamo che cemento, colla e stucchi vengano acquistati seguendo la logica del buonsenso.

 

 

In realtà il problema non sta solo nella qualità del prodotto, ma anche nel tipo di prodotto che si utilizza. Il cemento, ad esempio, utilizzato da quasi tutti i costruttori, è in realtà un materiale che presenta diverse insidie, al contrario della calce che invece ha numerosi vantaggi, a livello sia estetico che salutare.

 

Perché il cemento non è sempre adatto alla realizzazione delle murature?

 

Il cemento è composto da una miscela di minerali che contengono ossido di alluminio, ossido di calcio, ossido di silicio, ossido di ferro e ossido di magnesio. Questi elementi, in reazione con l’acqua tendono ad indurirsi rapidamente (e poi sempre più con il tempo), creando una struttura a bassa permeabilità e traspirabilità.

 

Calce che viene stesa su muro

 

Proprio queste due caratteristiche rendono il cemento non idoneo a costruire in zone umide o per murature a contatto con il terreno e sottoposte a fenomeni di risalita.

 

Quindi da una parte abbiamo un materiale estremamente duro, resistente nel tempo, ma dall’altra anche una barriera per l’acqua, che non lascia traspirare il vapore creato dall’umidità favorendo la formazione di muffe e spore. In questo caso la vivibilità dell’ambiente non raggiunge gli standard ottimali.

 

Al contrario la calce è un materiale permeabile e traspirante, che lascia passare il vapore, disperdendolo nell’ambiente, creando così un continuo ricambio ed evitando il ristagno di umidità. Praticamente è un disinfettante naturale, ma richiede alcune importanti accortezze, prima fra tutte l’attenzione nel prodotto che si acquista.

 

Per una riuscita ottimale del lavoro e per garantire le migliori performance, bisogna che il prodotto non sia a base di calce con contaminazione di sostanze cementizie o ceneri, ma sia calce pura.

 

C’è poi anche da fare una distinzione importante tra calce comune (calce idrata, calce viva, grassello di calce) e la calce idraulica: la prima ha capacità di indurire solo all’aria, mentre la seconda anche in acqua (e per questo, erroneamente, viene fatta rientrare sotto la categoria dei cementi). L’utilizzo di una tipologia piuttosto che di un’altra dipende da molti fattori: il tipo di intervento murario, le condizioni climatiche, il territorio, la capillarità delle pareti, ecc.

 

Arredare con la calce: la nuova frontiera del design

 

Negli ultimi anni è tendenza diffusa tornare al passato, rivalutare le materie prime, grezze, sia per una questione di recupero che per una nuova visione estetica. Tornano i mattoni faccia vista, che i nostri nonni avevano stuccato per vergogna, torna il legno nelle sue essenze naturali e tornano anche i vecchi canoni di arredo rivisitati negli stili shabby chic, urban e industrial (possiamo vedere esempi significativi nelle proposte Lops, negozio di mobili a Milano).

 

Arredamento di caera da letto con parti a calce

 

E il cemento, o meglio l’effetto cemento, risulta essere un dettaglio molto apprezzato nell’interior design. In questo contesto svolge un ruolo importante la calce, che permette di realizzare lavorazioni di altissimo impatto estetico assicurando al contempo la salubrità degli ambienti.

 

Abbiamo parlato già della calce come di un disinfettante naturale, per via della sua funzione antiumidità e dell’assenza di sali solfati, presenti invece nel cemento e responsabili della formazione delle tipiche efflorescenze dall’aspetto di una barbetta bianca.

 

Grazie all’enorme ricerca avviata nel settore, oggi abbiamo a disposizione varietà di calce differenti, biologiche, con funzione anche decorativa.

 

Torniamo quindi al discorso della lavorazione delle pareti per un tipico effetto cemento, molto utilizzato nelle abitazioni private, nei locali e nei negozi, soprattutto di abbigliamento.

 

Effetti decorativi per uno stile industrial o rustico

 

Il ritorno ad una muratura “grezza” è in realtà una soluzione estremamente versatile, che permette abbinamenti con un arredamento moderno o tradizionale.

 

Bellissima cucina con pareti in calce

 

Il classico casale di campagna, arredato con mobili antichi, in noce, si sposa alla perfezione con pareti in calce. Allo stesso modo elementi in ferro, complementi minimal e moderni creano un contrasto deciso e particolarmente apprezzato. Si tratta dello stile industrial, tipico dei loft americani e, infatti, riprende lo stile delle vecchie fabbriche, in cui era preponderante l’elemento del ferro, abbinato a legno e calce.

 

Abbiamo utilizzato il termine “grezzo”, ma questo non significa che il lavoro non richiede manualità, tutt’altro! L’intonaco o anche la semplice rasatura del muro va sempre realizzata ad arte, poi si lavora sulla superficie ancora molle per creare l’effetto voluto con il frattazzo per rasature o con una spugna.

 

Non c’è limite alla diverse possibilità realizzative: una mano esperta può produrre effetti che vanno dal classico intonaco a vista fino ad elaborazioni più articolate come quella dei blocchi in cemento o del cemento cassero (una delle prima tecniche di costruzione dei muri in cemento, detta casserato, che faceva uso di tavole larghe circa 15 cm disposte l’una di fianco all’altra).

 

Oltre a scegliere l’effetto è possibile completare il lavoro con una finitura a piacere, nel caso si volesse sostituire il classico grigio. La calce biologica decorativa permette di tinteggiare l’intonaco mantenendo le sue stesse proprietà.

 

Non si deve compiere l’errore di abbinare composti di calce pura con elementi differenti, come ad esempio gli stucchi a base cementizia o le classiche vernici lavabili. Perché l’alta traspirabilità della calce porta all’esterno il vapore che, se incontra materiali non traspiranti, li penetrerà causando spiacevoli effetti antiestetici, come il tipico rigonfiamento della parete.

 

 

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